“Sono una “donna del pianeta” e riconosco la Natura come la mia prima maestra. Ho avuto il privilegio di vivere sempre in luoghi belli ed immersi nel verde, in cui ho potuto sentire le stagioni, il giorno e la notte, la pioggia ed il vento. Dove ho coltivato l’amicizia con gli alberi, osservato gli animali, dove sono stata addestrata dalla “Grande Madre” ad assorbire i suoi insegnamenti ogni giorno.”
“Sono una «contastorie, mi piace ascoltare e poi raccontare le tante voci piccine e le parole antiche, di cui a volte non conosciamo più il significato. Sono l’immenso patrimonio della nostra tradizione orale. Sono la voce delle cose intorno, che ci parlano e attendono, con pazienza, che impariamo ad ascoltare…”
IL DONO DELLA PERVINCA
Ho un ricordo lontano, di bimba, del momento in cui capii che la Natura era la forma più semplice ed elevata di guarigione, ed iniziai a percepire che “siamo natura”.
Come tutti i pomeriggi facevo con la nonna una passeggiata nel bosco. Quel giorno ero malinconica. Lo ero spesso, a dire il vero, e credo che la nonna avesse compreso che passeggiare nel bosco era un buon modo per quietare i miei turbolenti pensieri, per dare risposte semplici alle domande troppo grandi per la mia età.
Ricordo che dopo una breve salita approdammo ad una radura “tempestata” di violette e pervinche.
Quelle pervinche mi vennero incontro e mi avvolsero con il loro colore unico ed indefinibile e con quel loro cuore giallo pulsante. Mentre le forme quadrate e nette dei petali mi parvero palmi di mani alzate in un gesto di benedizione…
Fui benedetta! Ed ottenni il sorriso, insieme alla convinzione, duratura, che osservare le forme ed i colori della Natura era un modo semplice di guarire.
Più passa il tempo e più credo fermamente che per noi esseri umani, la guarigione, così come l’evoluzione, passi attraverso il ritrovamento di quella connessione perduta con il mondo naturale, inteso non solo come vita vegetale ed animale, ma anche come forze sottili ed elementi, parti imprescindibile di esso. Ho cercato molto nella mia vita, indagando filosofie e forme di spiritualità, ma nulla come la Natura ha saputo contenermi e trasformarmi.
Ti invito alla lettura delle pagine che seguono.
Ti auguro di trovare qui qualcosa di utile al tuo cammino.
BIOGRAFIA
Manul (Patrizia D’Intino) nasce ad Ivrea (Torino) nel ’63. Dopo un corso di studi superiori con indirizzo umanistico si laurea in Filosofia con indirizzo in Scienze del Linguaggio. Dal Piemonte si trasferisce in Val d’Aosta, dove raccoglie e studia gli antichi racconti tradizionali di magia, e poi in Toscana, dove per quasi trent’anni conduce un’azienda agricola di produzione di olio e ortaggi biologici ed una scuola di cucina.
Compie un lungo percorso di psicoterapia, sperimentando discipline diverse, come Gestalt, Arteterapia e Bionergetica. Fa esperienze spirituali variegate, che la portano in contatto con diversi maestri e con saggi di popoli nativi, da cui mutua insegnamenti e conoscenze. Segue in modo particolare l’esperienza di cerchi di conoscenza che molte anziane di popoli nativi promuovono in diversi paesi, con una ricerca specifica sul femminino sacro.
Consegue il diploma di Guaritrice spirituale e Pranoterapeuta presso la OlamiDamanhurUniversity, e pratica la pranoterapia collaborando con associazioni culturali e promuovendo giornate di donazione di energia pranica. Si forma come guida professionale di Forest Bathing presso il Forest Therapy Institute e frequenta il corso di formazione in “Arti Magiche del Bosco” tenuto da Michele Giovagnoli. Nel 2022 diviene Guida Escursionistica Ambientale.
Da marzo 2019 risiede in Canavese.
Dal 1993 fino a marzo 2017 vive in Toscana in una bellissima fattoria in mezzo ad un bosco, che lei definisce “il luogo della sua trasformazione alchemica”, dove per oltre vent’anni ha il privilegio di sperimentare il contatto con la natura, con gli Elementi e con gli animali. Quell’esperienza, profonda e prolungata, apre canali d’ascolto e di connessione, sviluppando in lei il senso del sacro ed il piacere di una ritualità spontanea.
Dal 2006 fa parte della Comunità Spirituale di Damanhur, presso la quale frequenta la Scuola di Meditazione. Consegue il diploma di Guaritore Spirituale presso l’OlamiDamanhurUniversitiy e frequenta il Corso di Alchima (terzo livello). Tiene conferenze su argomenti spirituali come la guarigione, la struttura dell’anima umana, le vite precedenti.
Nel 2020 apre, insieme ad alcuni amici, in Valchiusella, l’Associazione Eco di Foresta con lo scopo di sensibilizzare la relazione con il mondo vegetale attraverso la pratica dei Bagni di Foresta e promuovere la riscoperta della cultura originaria del luogo: Valchiusella e Anfiteatro Morenico di Ivrea. Nel 2022 diviene guida Escursionistica Ambientale e unisce all’offerta di esperienze nel bosco l’esplorazione dell’ambiente della montagna,archetipo imprescindibile della cultura locale. Un allargamento di orizzonte dovuto, poiché ogni avvicinamento al “nostro territorio”, ogni sua frequentazione e ascolto contribuisce a ri-creare quella condizione di famiglia, capace di curare il senso di estraneità che affligge questo tempo, restituendoci radici e forza creativa. Sulle pagine Facebook: Pacham Ami e Manul – Guida escursionistica ambientale, Lunaria potete seguire eventi e leggere articoli che, attraverso tradizioni, storia e cultura locali danno voce al territorio.
Il suo nome, Manul, è un nome spirituale che la collega ad un animale di riferimento (Manul o gatto di Pallas) ed è una delle tappe del suo percorso spirituale damanhuriano. Il Manul è un piccolo felino che, insieme ad un altro ora estinto, ha dato origine a tutte le specie dei gatti domestici. Considerato lo spirito della Taiga, il Manul è diffuso in Siberia, luogo cui la “Manul umana” si sente affine e collegata.
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Foto di Valentina Gonella - Colibrì 2.0 Consulting Factory
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