Scegliere di sposarsi e di condividere un lungo percorso insieme, un percorso che auspicabilmente durerà per la vita, non è da tutti e non stupisce che chi lo sceglie abbia anche il desiderio di celebrare questo momento in modo adeguato.
Il matrimonio civile, che sempre più spesso sostituisce quello religioso, non offre quell’aspetto intimo ed al contempo collettivamente condiviso che un rito invece possiede.
Un po’ perché il matrimonio civile non è un rito, è un iter, che è quasi il suo anagramma, un po’ perché malgrado ci siano sempre più bravi officianti, il matrimonio civile rimane un atto fondamentalmente burocratico.
Il senso collettivo del matrimonio
La scelta di sposarsi riguarda certamente le due persone coinvolte, ma nel suo significato profondo questa scelta investe la comunità, non solo perché una nuova famiglia si forma, con il suo nuovo nucleo abitativo e forse persino dei figli, ma perché quella nuova famiglia nutre e viene nutrita dall’energia collettiva.
Matrimonio e natura
Ed è come un germoglio, che è una creazione nuova nata dalla fiducia e dal benvolere della terra. Il matrimonio è matrimonio di elementi naturali, è condivisione della propria acqua, aria, fuoco e terra, il desiderio di mischiarli per arricchire la creazione.
Perché quando due persone si incontrano e decidono di camminare insieme, le loro storie si mischiano, i loro antenati si incontrano, i loro ricordi personali, le memorie…tutto si predispone per un cambiamento che è e deve essere arricchimento per tutti.
La Cerimonia di Unione in Matrimonio che io celebro
In realtà è tutto nato per caso qualche anno fa quando un amico mi chiese se me la sentivo di celebrare un matrimonio spirituale per un suo amico d’infanzia che non voleva sposarsi in chiesa, ma sentiva che la cerimonia in comune non sarebbe stata abbastanza significativa.
Allora mi fu chiesto di occuparmene poiché sono una guaritrice ed una ricercatrice spirituale. Ed anche perché gli sposi, e gli invitati di conseguenza, parlavano lingue diverse, che io conosco e parlo in modo corretto.
Ci pensai un po’ sù e decisi di farlo, mettendo però alcune condizioni…
Il matrimonio spirituale è un percorso
“ Il tuo corpo, per tre quarti composto d’acqua, con in più un po’ di minerali terrestri, minuscola manciata. E questa grande fiamma dentro di te di cui non conosci la natura. E nei tuoi polmoni, che senza una pausa si contraggono e si distendono nella cassa toracica, l’aria, questa bella straniera, senza la quale non puoi vivere..” Marguerite Yourcenar – Scritto in un Giardino
Desideravo che ci fosse rigore in ciò che proponevo, e consapevolezza da parte degli sposi circa quanto avrebbero fatto. Sapevo che avrei lavorato con gli elementi perché unire la propria esistenza a quella di un altro essere umano significa fondamentalmente unire la propria essenza ultima, fisica e spirituale.
I cinque elementi erano la cosa più semplice e comprensibile a tutti…tangibile, emozionale e vera, con cui fare esperienza dell’unione e con cui condividerla.
I cinque elementi della tua vita in dono
Desideravo però che gli sposi si preparassero, prendessero familiarità con il fuoco, con l’acqua, con l’aria e con la terra, che sperimentassero cos’è l’etere (pensiero, emozione).
Così abbiamo fatto un colloquio per armonizzarci bene e disegnare la cerimonia “perfetta”, nella quale gli sposi potessero davvero ritrovarsi. Poi abbiamo lavorato insieme per un paio di mesi, vedendoci qualche volta, ma sentendoci spesso.
Ci siamo conosciuti, ma soprattutto loro hanno avuto l’opportunità di conoscere altri aspetti di sé.
La cerimonia è stata molto bella e toccante, molto partecipata dagli ospiti e dalle famiglie.
Ed ancora oggi tutti vivono felici e contenti!
Per avere informazioni sulle cerimonie di unione in matrimonio che celebro, scrivimi
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Foto di Valentina Gonella - Colibrì 2.0 Consulting Factory
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