Bagno di Bosco: il Lato Selvatico

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C’è una forza che viene dall’Eternità, ed è verde (Ildegarda da Bingen 1098-1179)

Bagno di bosco: riscoprire il nostro Lato Selvatico

C’è un bosco dentro ognuno di noi, ed è quel luogo profondo in cui conserviamo la nostra integrità. E’ il luogo dove “siamo “albero”, dove le nostre radici creano connessione, garantiscono appartenenza e nutrimento, ci danno stabilità e “reggono” il nostro slancio verso la vita. Frequentare il bosco fuori di noi, fortifica la nostra connessione al nostro “bosco-anima”. Ci riporta lì, ci dà forza e potenza, pulizia, benessere.

Apparteniamo alla terra, ma lo abbiamo scordato.


Dentro di noi, però, ancora ulula il lupo, bramisce il cervo, vivono di luce le foglie, tacciono i semi e maturano i frutti.

Nei nostri sogni, camminiamo a piedi nudi sulla terra. Tutto questo è manifesto a chi si accorge.


Questo mondo vive dentro di noi, anche quando, nella superficie del nostro esistere, passiamo indifferenti tra le mille voci che ci chiamano, tra i tanti segni che il cosmo natura ci invia per farci trovare la strada per ri-tornare a casa.

L’esperienza di Bagno di Bosco che vi propongo può essere individuale o condivisa in gruppo, occasionale o parte di un percorso di crescita intima e spirituale. Ho sentito di voler completare l’immersione sensoriale in natura, tipica del Forest Bathing, con quelle sfumature che fanno parte della mia relazione con il mondo vegetale, aggiungendo altre competenze acquisite in questi oltre trentacinque anni di ricerca.

Parto dall’esperienza sensoriale per aprire le porte ad altri possibili momenti di crescita interiore nei quali la natura ci fa da specchio, ci restituisce, con grande delicatezza, quell’immagine di noi che talora facciamo fatica a vedere, ci guida alla riscoperta del nostro Lato Selvatico, quell’anima antica che ci abita dentro, che non ha mai smesso di sentirsi natura.

I cicli naturali, la mutazione degli stati e delle forme, i suoni e i colori, sono aspetti del mondo naturale che ci parlano di noi inserendoci all’interno di un contesto più ampio, nel quale possiamo finalmente sentirci a casa.

La poesia è il linguaggio della natura,
l’arte magnetica con cui essa ci parla dentro,
 con cui ci insegna ad amarci

Quel riverbero mistico che si sprigiona in un’emozione di gioia e di pienezza è uno stato inevitabile per chi frequenta l’ambiente naturale.

E’ quella sensazione di comprendere senza capire, di intuire significati respirandoli, assorbendoli con gli occhi, sentendoli scendere dentro di noi e “sistemarsi” nel posto giusto, come qualcosa, che con grande spontaneità, si ricompone. C’è un linguaggio archetipico con il quale la natura ci parla, un linguaggio che va oltre i significati e diviene “medicina”, cura, oserei dire rivelazione .


I Saggi dei Popoli Nativi dicono:

“Quello che fai alla Terra lo fai a te stesso

SHINRIN-YOKU: Origine del Bagno di Foresta

Il Bagno di Foresta, conosciuto con il nome di Forest Bathing nel mondo occidentale, è una disciplina del benessere che si origina dallo Shinrin-Yoku, nato negli anni ottanta in Giappone, con l’intento di costruire un percorso capace di curare in modo naturale gli effetti devastanti del “tecnostress” sulla popolazione.

Ispirandosi alla filosofia tradizionale espressa dal Buddhismo Zen giapponese è stato disegnato un percorso che permettesse agli utenti di fare un’esperienza di saturazione sensoriale capace di produrre relax e di acquietare la voracità della mente, ristabilendo una connessione con la natura. Lo studio scientifico di questa disciplina ha certificato che la sua pratica innalza la nostra risposta immunitaria, abbassa i livelli di stress e produce in noi un benessere psico-fisico indiscusso.

Gli studi recenti sulla Biofilia mostrano che il mondo vegetale, grazie all’emissione di sostanze volatili dette “monoterpeni”, instaura un colloquio costante, che si è rivelato essere interspecie, comprensibile non solo da altri vegetali, ma da insetti, e anche da noi umani, attraverso la sensibilità del nostro sistema ormonale ed immunitario.

Parleremo ancora di tutti questi aspetti relativi al funzionamento del mondo vegetale, perché scienza e spiritualità hanno un oggetto di indagine comune e sono linguaggi diversi che si arricchiscono reciprocamente.

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