” Noi che abitiamo le campagne del primo mondo con l’intenzione di ritrovare il vecchio equilibrio con la natura, abbiamo bisogno di visioni che ci sostengano… Sentire sacra la foresta significa riconoscere nel selvatico la fonte della salute dei campi, degli animali e di noi stessi.“ Gary Lawless «Dare voce al posto»
RITUAL TREKKING
Camminare è un’arte animale profonda e arcana. E’ una scommessa, è quel continuo riprendere l’assetto, vincere il disequilibrio, usarlo per procedere. Ma camminare per noi umani, non è solo spostarsi consapevolmente, è anche guardare, vedere, accorgersi, ammirare, osservare, sentire la bellezza con tutti i sensi. E’ il modo con cui, per millenni, abbiamo tracciato rotte sul pianeta, imparando, esplorando e scambiando. Ogni passo sulla terra è l’inizio di un’avventura che tesse ricami sottili di pensiero, sui luoghi. Ogni passo è un dialogo, perché è vero che se noi parliamo, la terra risponde, ma è vero anche che a volte è da quel substrato materno che inizia il dialogo, quando sentiamo che c’è qualcosa che ci “parla dentro”. Ogni passo celebra un rito…
CONOSCERE CAMMINANDO
…C’e un tempo in cui inizi a camminare e quello diviene il tuo modo di scoprire questa Terra. Andare a piedi è un bisogno: di esperienza lenta, piacevole, gustata. E’ un bisogno di libertà, per soffermarsi dove serve, dove l’attenzione chiama. E’ avere il tempo per ascoltare un racconto, per stupirsi del cielo, per ammirare un fiore, per osservare il volo di un rapace, per guardare in silenzio la meraviglia che ci circonda, per ridere insieme.
Conoscere camminando è un’esperienza arcaica per noi umani. I nostri progenitori hanno percorso il pianeta intero, lasciando i segni del loro passaggio, osservando e imparando, portando da un punto all’altro, ciò che di più contagioso esiste: le idee!
Sul nostro territorio restano le testimonianze di quei passaggi: sentieri e mulattiere usate da sempre per collegare borgate, scambiare prodotti, ritrovarsi per feste paesane. Strade percorse in silenzio, cantando o in preghiera.
Partiamo dal territorio e impariamo a “sentire locale”, stabilendo quella relazione con il luogo che ci nutre e ci sostiene. Insieme faremo tante cose: saliremo su qualche cima per goderci l’impagabile paesaggio, attraverseremo boschi, cammineremo sugli antichi sentieri dei pellegrini, racconteremo storie di un tempo, impareremo di cosa sono fatte le nostre montagne, scopriremo cose belle sulla fauna e sulla flora, racconteremo leggende, assaggeremo cibi, diventeremo amici.