Donne con la gonna:il femminile nutrito

La rinascita del Femminile è uno dei temi centrali intorno ai quali si sta da anni concentrando l’attenzione di molte scuole spirituali e dei popoli nativi del pianeta, come se in quest’epoca questo fosse un grande appuntamento, funzionale a generare quel “cambio” di frequenza che parte proprio dal pianeta.

 

 

Maschile e femminile: dicotomia da superare
Il compito che il femminile ha in quest’epoca è quello di prendersi cura della ricomposizione di quella frattura che è un po’ come “la madre delle separazioni”, ed è quella tra maschile e femminile stesso. Insomma, dobbiamo guarire per poter guarire.

Per farlo è necessario riconoscere che l’anima è androgina, che dentro di ognuno di noi vi sono parti maschili e femminile, che ognuna ha un suo bagaglio di funzioni imprescindibili all’evoluzione, che solo nel dialogo accogliente tra le parti riusciremo a ritrovare quell’uno individuale da cui possaimo partire per iniziare quel viaggio verso il “Grande Uno” come individui integri.

 

Le donne anziane e le piccole semplici cose
Agli incontri  dei popoli nativi, sono soprattutto le anziane a fare lezioni sui grandi temi intorno ai quali il nuovo-antico Femminile cosmico può rinascere: la vita e la morte, la sessualità sacra, l’educazione, il cibo e la difesa del pianeta. Tante, tantissime le considerazioni sorprendentemente pratiche, incredibilmente profonde nella loro semplicità che mettono in luce le implicazioni di certi nostri comportamenti.

 

Donna: perché la gonna?
Una sera arrivai ad un incontro nel mezzo di un solenne temporale, presso una associazione aretina che offriva una serata con l’Abulea Margarita Nunez ed i suoi insegnamenti. Appena entrata ricevetti il mio insegnamento mentre ero ancora sull’uscio. A causa del tempo (e forse non solo) avevo un paio di jeans e stivaloni. Abuela Margarita mi guarda e mi chiede. “perchè porti i pantaloni?”. Ma non mi fa rispondere e continua. “vanno bene per gli uomini, che per come sono fatti hanno da contenere la loro energia per non disperderla, ma noi donne dobbiamo portare la gonna. La gonna è un cono e raccoglie l’energia della terra, la porta in alto, verso il nostro sesso. Ci nutre di ciò di cui, come donne, dobbiamo nutrirci: la forza della Terra“.
Immediatamente mi sono sentita come prigioniera, dentro ai miei bei jeans “alla moda”.

 

Esperienza di raccolta dell’energia della terra
Da quella sera ho preso ad indossare solo gonne – corte, lunghe, colorate – e parlando con altre donne native ho capito altro ancora della loro visione del femminile. Ondeggiare i fianchi quando si cammina aiuta. Non solo a farci “apprezzare”, ma aiuta anche quella raccolta di energia di terra. E quell’ energia che ci viene data e che ci riempie la pancia e le mani, va restituita alla terra stessa, perchè siamo noi ad essere incaricate di curare questo bel pianeta. E’ l’energia che ci permette di prenderci cura degli altri con dedizione e con piacere. Raccogliere e ridistribuire, sapendo restare anche vuote, che non vuol dire “scariche”, vuol dire disponibili.

Ora, quando indosso qualcuno dei miei gonnelloni, immaginando la compiacenza della Madre Terra che offre ad una sua figlia il buon nutrimento. E mi sento meglio, più disposta a farmi nutrire, a nutrire, più ricca, più sorridente.

Insomma, provate, se vi piace.

Buona raccolta a tutte!

 

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