Guarigione Spirituale e Pranoterapia: cos’è e quanto ci vuole per stare bene?

Io credo che la guarigione spirituale parta da un atteggiamento nei confronti della vita, da un’idea che le cose sono collegate, che il tempo è un mare ed il passato non è la sola variabile che conta, ma, anzi, in ogni istante si aprono davanti a noi nuove intatte possibilità che la scelta rende vere.

 

I ricordi
I ricordi cambiano con il tempo e con gli stati emotivi. I fatti non cambiano e quello che è successo è successo, ma noi li reinterpretiamo così tante volte, da renderli realtà mobili, impalpabili, eppure, anche grazie alla rievocazione, potenti.

Riviviamo i ricordi costantemente e con una puntualità ineccepibile li richiamiamo a noi ogni qual volta la vita “prende in mano” qualcosa che è legato a quell’istante. Quindi possiamo dire che il campo in cui il ricordo è stato seminato, ha il suo stesso potere evocativo, e ci porta comunque, inevitabilmente, là. E ci sono vere e proprie connessioni saldamente create dalla mente e difficili da sciogliere.

 

Sciogliere gli incantesimi
Le antiche fiabe come Biancaneve e la Bella Addormentata ci raccontano in tanti modi un’unica storia, e cioè quella del congelamento dell’anima rimasta prigioniera di un evento che si presenta, prima come anticipazione, poi come fatto e poi come ineluttabile condizione perpetua, suggerendoci già quanto l’atto di evocare sia creativo.

La nostra vita e fatta di molti incantesimi e la guarigione spirituale insegna a scioglierli, cioè a rimetterci nel flusso fresco della vita.

 

Il tempo
Sentiamo spesso dire che il tempo cura, ma in realtà, spesso, semplicemente stempera, ma non “riscrive”.

Per dare al tempo questa facoltà dobbiamo “aprirlo” ed entrarci dentro con il nostro potere creativo, che si basa sulla scelta e si chiama PRESENTE.


Qui e ora c’è per noi un istante illeso
, tutto da colorare ed il nostro strumento magico si chiama scelta, che è l’opportunità di aprire un nuovo ramo temporale, forte di eventi che lo rendano solido e duraturo.

Per usare ancora l’esempio della bella principessa dormiente, il bacio del principe è contemporaneo, non retroattivo, ma polarizza il tempo con la sua importanza, aprendo le porte ad un futuro in cui “vissero felici e contenti”.

La continua evocazione del passato, genera un futuro identico e senza scampo. Creare il nuovo nel presente, con quello che c’è e scegliendo consapevolmente di farlo: questo è lo strumento magico della guarigione spirituale.

Quanto ci vuole per star bene?…parliamo ancora di tempo…
Non preoccupatevi, non desidero che mi portiate alla pensione.

Insieme scegliamo una durata e degli obbiettivi, li raggiungiamo e se poi l’ambizione ci porta ancora avanti, ci scegliamo di nuovo.

 

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